Descrizione Progetto
Palificazione Vigneto
Una volta trascorso il primo anno dalla messa a dimora delle barbatelle si renderà necessario effettuare la palificazione del vigneto . Il viticoltore si troverà a scegliere tra tre tipi di materiale il tutore che vorrà adottare per il proprio vigneto . Materiale che una volta scelto darà vita a un impianto con pali di legno , o ad un impianto con pali d ‘ acciaio o infine ad un impianto con pali di cemento compresso .
Esteticamente è sicuramente più apprezzato il legno che presenta però diversi limiti per quel che riguarda la funzionalità , tali problemi vengono totalmente superati con l’utilizzo dei pali in acciaio ; questi ultimi hanno già una predisposizione per il passaggio dei fili di acciaio dell impianto e grazie alla loro flessibilità permettono anche la raccolta delle uve impiegando mezzi meccanici . Il numero di pali da impiegare è legato al tipo di impianto e alla densità che si vuole ottenere ; in ogni tipo di vigna comunque si ha la presenza dei cosi detti pali di testata , ovvero quelli all’ inizio e alla fine di ogni filare ,questi presentano un diametro maggiore rispetto agli altri pali , i tutori centrali , che si ripetano all’interno di ogni filare a una distanza media di quattro /cinque metri circa l uno dall ‘ altro .
Una volta ultimato il posizionamento di tutti i pali ( a una profondità di circa 50 cm ) comincerà la fase di stesura dei fili metallici di ferro zincato o acciaio . Il primo filo deve essere posto a una distanza di circa 80 centimetri dal terreno dopo aver attraversato ogni palo centrale sarà fissato a entrambi i pali di testata . Terminata questa prima fase restano da posizionare gli altri fili che verranno ripetuti ogni quaranta centimetri . Quando saranno stesi tutti i fili avremo ottenuto un reticolo sul quale la vite potrà svilupparsi ; per sostenere la barbatella nel suo sviluppo verticale sarà opportuno posizionare in prossimità di ogni ceppo un tutore di ferro o bambù fissato al filo principale .