Descrizione Progetto

Marciume Radicale

Marciume Radicale : L ‘ Armillaria e Rosellinia

  1. Armillaria : Con il termine Armillaria vengono classificate circa quaranta specie di fughi capaci di attaccare piante vive di diversi generi , sia agrarie che forestali e di degradare il legno morto dove vive come saprofita . L ‘ Armillaria può espandersi  nel  terreno grazie a particolari ife , dette rizomorfe , che penetrano nella pianta attraverso eventuali ferite che quest ‘ ultima può presentare . Le ife si sviluppano sottocorticalmente  mediante un azione litica  e meccanica e si presentano sotto forma di micelio biancastro con crescita a ventaglio ed in autunno si ha lo sviluppo del corpo fruttifero del fungo , comunemente detti chiodini . I primi sintomi dell ‘ attacco di questo miceto possono presentarsi anche dopo molto tempo dall ‘ infezione e sono generalmente aspecifici , si manifestano in una generale riduzione dello sviluppo della vite , le foglie ingialliscono e risultano più piccole , si ha in generale invecchiamento della pianta fino alla sua morte , che solitamente avviene nel periodo primaverile quando è massima la richiesta di traslocazione dell ‘ apparato radicale o durante l ‘estate ( colpo apoplettico ) . Per diagnosticare un attacco di Armillaria è necessario analizzare il colletto della pianta ospite ; scalzando la sua parte corticale si osserva il feltro miceliare tipico con le caratteristiche rizomorfe del fungo di colore bianco-crema .
  2. Rosellinia : Il marciume radicale causato da Rosellinia necatrix può svilupparsi ai danni di numerose specie erbacee e legnose tra queste anche la vite . I sintomi generali sono molto simili a quelli che si osservano in una pianta colpita dall ‘ Armillaria . La pianta colpita presenta vegetazione scarsa , foglie piccole , perdita di vigore e morte per colpo apoplettico o eventi meteo intensi . Le radici delle viti colpite da Rosellina risultano molto danneggiate e indebolite tanto da portare alla rottura al livello del colletto . Questo fungo si manifesta sulla superficie delle radici come micelio bianco e lanoso e si estende nel tessuto legnoso . L ‘ ingresso del patogeno che vive nel terreno indipendentemente dalla presenza o meno dell ‘ ospite , avviene attraverso microferite o ferite presenti nella pianta , come nel caso dell ‘ Armillara . Prevedere la presenza di marciumi radicali è impossibile ed è quindi necessario , per combattere questa grave patologia , conoscere bene la storia del terreno su cui si vuole effettuare l ‘ impianto . Trovandosi di fronte ad un terreno in cui si sono già verificati episodi di marciume radicale è opportuno adottare dei semplici accorgimenti come evitare di passare da       variazioni repentine del grado di umidità del terreno , eliminare gli eventuali residui delle precedenti vegetazioni eliminando le piante debilitate , togliendo dal suolo le radici infette e nella parte del terreno infetta , lasciare le buche per la messa a dimora delle nuove piante aperte per alcuni mesi prima di procedere all ‘ impianto .