Descrizione Progetto
Innesto delle Barbatelle
Il procedimento dell ‘ innesto delle barbatelle è ormai conosciuto ai molti , e di uso comune , pochi sanno però da cosa deriva questa pratica antica . Ai più viene a mente che le barbatelle vengono innestate in modo da accorciare i tempi di produzione , e questo è di certo uno dei motivi principali per cui si ricorre a tale pratica , ma per scoprire cosa portò allo sviluppo dell ‘ innesto è necessario fare un balzo all ‘ indietro nel tempo , di almeno 150 anni quando l ‘ Europa si trovò di fronte , per la prima volta ad un vorace parassita : la Fillossera . La fillossera si sviluppò nel nostro continente attraverso delle barbatelle infette provenienti dal Sud America . L ‘ attacco della fillosera provoca sulla vite europea ( vitis vinifera ) dei danni gravissimi ; infatti questo insetto particolarmente aggressivo attacca l apparato radicale portando alla morte della vite nel giro di 4-5 anni . Al contrario nella vite americana ( vitis rupestris ) la fillossera genera solo danni marginali che si concentrano solo sulle foglie . In un breve lasso di tempo questo insetto particolarmente aggressivo riuscì a proliferare per tutta Europa , anche a causa della notevole impreparazione dei vignaioli dell ‘ epoca incapaci di arginare in tempo un nemico ancora sconosciuto .Passarono 5 lunghi anni prima che venisse compresa a pieno la biologia del parassita e lo studio dei rimedi probabili portò ad un unica soluzione : quella cioè di sfruttare parte delle viti americane, più resistenti agli attacchi della fillosera , e unirle a quelle di viti europee . Si cominciarono così a produrre barbatelle miste dette bimembre che avevano la parte radicale delle viti americane ( i porta innesti ) e la parte superiore delle viti europee ( i nesti ) , questo fece si che si ottennero piante molto più resistenti al parassita ed è ancora oggi il motivo fondamentale per cui si continuano a innestare le barbatelle .