Descrizione Progetto

Densità di Impianto

Con il termine densità di impianto si intende il numero di piante ( o ceppi) presenti su ogni ettaro di terreno . Aumentando la densità di impianto si incrementa proporzionalmente anche la competizione radicale fra le piante , che porta un livello qualitativo maggiore della produzione a discapito però del rigoglio vegetativo . Questo tipo di risultato si ottiene in quanto la presenza di più piante su ogni singolo ettaro favorisce l ‘ esplorazione dell ‘ apparato radicale attraverso il terreno , che riesce così ad attingere i nutrimenti da strati più profondi e più ricchi di soluti , non solo anche l ‘ approvvigionamento idrico da parte della pianta viene notevolmente avvantaggiato da una massa radicale più profonda ; si può quindi affermare senza temere smentite che , a parità di forma di allevamento , un elevata densità d ‘ impianto garantisce una vendemmia di qualità più alta . In generale si può sintetizzare che la scelta della densità d ‘ impianto deve essere fatta seguendo delle linee guida che prendono in considerazione le seguenti variabili : il terreno , il clima , le finalità enologiche e qualitative , il portinnesto e il vitigno , la forma di allevamento e la facilità delle operazioni colturali . Indicativamente si può determinare le seguenti regole che possono aiutare nella scelta della giusta densità di impianto :

In primo luogo si deve tenere presente il terreno su cui le piante andranno a radicarsi , su terreni meno fertili è opportuno aumentare la densità di impianto , in modo che l ‘ apparato radicale sia stimolato a crescere ed estendersi maggiormente riuscendo così a sfruttare al massimo i nutrimenti anche se esigui .

In secondo luogo è essenziale considerare il tipo di vitigno con cui stiamo lavorando . Solitamente i vitigni di uva rossa necessitano di una densità maggiore rispetto ai vitigni bianchi , quest ‘ ultimi sono di fatto apprezzati per la loro caratteristica freschezza e acidità che si ottengono con forme espanse e piante cariche ; ugualmente per le uve di vini frizzanti da spumante e da tavola , a bassa gradazione , è favorevole un impianto a bassa densità . Nel caso in cui si vogliano produrre vini da invecchiamento , liquorosi , o da dessert , che hanno come principale caratteristica una concentrazione zuccherina elevata , si dovrà decisamente optare per una elevata densità di impianto .

In base alle forme di allevamento le distanze tra i filari possono variare notevolmente , si va da distanze minori di un metro per gli alberelli fino ad arrivare dai 3 ai 10 metri per le forme a spalliera , pergole e tendone . allo stesso modo per i filari si possono avere distanze che vanno dai 50 agli 80 cm fino a diversi metri . Altri sesti di impianto sfrruttano delle forme particolari che prevedono la disposizione delle piante ai vertici di rettangoli isosceli ( quincocene ) o equilateri (settocene ) ,queste disposizioni permettono alla pianta un maggiore sfruttamento del suolo ed un irraggiamento da parte del sole più favorevole . Semplificando si possono distinguere le seguenti classi di densità di impianto :

  1. Bassa densità : con meno di 3000 piante per ettaro
  2. Media densità : dalle 3000 alle 6000 piante per ettaro
  3. Alta densità : sopra le 6000 piante per ettaro

Generalmente il numero di ceppi è maggiore nelle regioni del Nord rispetto a quelle del Sud , a causa della diversa incidenza delle piogge .